Un giorno come tutti gli altri , mi trovo nel mio centro in reception , vedo entrare un mio “vecchio” giocatore di calcio di 19 anni ; mi saluta con un “ciao mister” , come mi salutava 10 anni fa . Tutto ciò mi ha fatto molto piacere , come sempre . Cosa c’entra tutto questo ? Arriviamo al “nocciolo”. Sintetizzo la conversazione :

Lui : mister , ho fatto un mese in un’altra palestra perché a un mio amico , ne avevano regalato uno anche per me , così sono andato . Sono due anni che non faccio attività in palestra , gioco sempre a calcio.

Io: si , lo scorso anno non sei venuto a fare i mesi estivi .

Lui : ho il programma che mi ha fatto l’istruttore dell’altra palestra , continuo con quello ? Posso fartelo vedere ? Tanto è un programma che da a tutti quelli che fanno la prova.

Io : certo , se devi finirlo perché no .

Prende il cellulare e me lo passa  ; l’allenamento settimanale è suddiviso in tre giorni con  16 serie piramidali per i gruppi pricipali (es pettorali , dorsali..) e 12 serie piramidali per i gruppi muscolari piccoli (es tricipiti e bicipiti..).

Tutto questo mi ha fatto riflettere  e mi ha spinto a scrivere questo breve articolo.

Mi sono posto molte domande , una che mi è venuta subito spontanea è stata questa ; Ma se un soggetto inattivo viene fatto partire con 16 serie per i gruppi muscolari più grandi , quante ne dovrà fare dopo un anno ? Indipendentemente dal fatto che sia un ex body building , un soggetto inattivo non può sostenere un tale carico . Tutto ciò non è allenante ma va a causare uno sovraccarico , uno stress meccanico che può portare anche a infortuni seri ( lesioni muscolo scheletriche) .

Al mio ex allievo ho chiesto conferma , se l’istruttore era a conoscenza della sua inattività, oltre alla poca pratica con la pesistica. Lui mi ha risposto di si ..

Partiamo dal presupposto che un programma di allenamento si basa sull’obiettivo del soggetto , la personalizzazione  su  fattori più precisi : valutazione antropometrica , valutazione cardiaca(telemetria o strumentazione simile), valutazione del tessuto adiposo (plicometria ) , carico massimale (1-Rm) attraverso semplici tabelle o in maniera più specifica con l’utilizzo di strumentazione ( nel mio caso utilizzo del sensorize per valutare la potenza erogata) .  Quindi , programma di allenamento e programma personalizzato sono due cose ben diverse.

Di solito, un programma di allenamento si basa esclusivamente sull’obiettivo della persona : Ipertrofia , Dimagrimento sono quelli più comuni nei centri fitness. Non essendo personalizzato , non verrà considerata la valutazione antropometrica , il lavoro aerobico si baserà sulla quantità (minuti da fare) non sulla qualità di esecuzione ( lavoro in percentuale dei minuti da fare o lavoro in percentuale fino al raggiungimento e/o mantenimento della soglia di allenamento scelta). In base all’obiettivo ci saranno delle serie con rispettive ripetizioni e tempo di riposo (es : 3×10 rip. 1 minuto) , non viene preso in considerazione 1-Rm ( la forza più elevata che il nostro sistema neuromuscolare può esprimere attraverso la contrazione volontaria , è il massimo carico sostenibile) che, appena calcolato , ci permette di poter lavorare in percentuale , senza aver il chiodo fisso del numero di ripetizioni .

Faccio un esempio : Programma generico : Lat machine 3×10 riposo 1 minuto . Quanto carico ci devo mettere ? Si va a tentativi . La velocità di esecuzione è giusta? non si può sapere.

Programma personalizzato: Lat machine 3×70% fino a esaurimento con una corretta velocità di esecuzione ( attraverso l’utilizzo della strumentazione). Riposo (appena la frequenza scende ad un parametro che abbiamo stabilito , possiamo partire con la nuova serie, così da mantenere sempre una certa intensità).  può variare in base alle capacità di recupero del soggetto . Viene richiesto l’utilizzo del cardiofrequenzimetro.

Un consiglio per chi vuole iniziare un’attività , senza personalizzare il suo allenamento  è di non avere fretta di raggiungere l’obiettivo . Consiglio di partire con un esercizio a gruppo muscolare con 2/3 serie da 12/15 ripetizioni , riposo 1 minuto . Se la partenza è da due ripetizioni (2×15) dopo aver fatto un buon riscaldamento , mi piace inserire la terza serie alla terza settimana , magari un 3×12 per causare un nuovo stimolo al nostro oganismo . Dopo 4 settimane , cambiare il programma per conoscere nuovi esercizi e “giocare” , sulle ripetizioni e serie da fare . Un programma chiamato Full body , da fare 3 (preferisco) al massimo 4 volte la settimana (ci sono palestre aperte 7 giorni su 7) , alternando un giorno di allenamento con uno di riposo . Non ha senso allenarsi tutti i giorni , cosa che spesso capita di vedere per i nuovi iscritti in palestra . Due ma anche  tre mesi  di Full body , ci permetteono di avere un buon bagaglio di conoscenza sugli attrezzi e perchè no , passare a due allenamenti diversi da fare in una settimana ( possibilità di fare 4 allenamenti alla settimana ) . Questa periodizzazione può andare avanti passando a 3 /4  allenamenti diversi in settimana , tutto a suo tempo e con molta pazienza.

Quello che dico , non è vangelo ma è frutto dello studio ed esperienza che mi sono fatto sul campo.

Quindi mi domando , perchè per un soggetto inattivo fare 16 serie per i gruppi principali e 12 per i gruppi più piccoli? Magari sbaglio io.

 

Luca

 

Ritengo che queste due svaghi , questi due lavori estremamente diversi , abbiano molte cose in comune.

Nella “testa” del giovane , l’obiettivo è finire una settimana di lavoro e/o studio per poi lanciarsi nella vita notturna che la zona di appartenenza ti offre.

Ma siamo sicuri che durante la settimana ,  non abbiamo frequentato qualcosa di simile ?

Secondo me, con le giuste proporzioni , frequentare un centro fitness può avvicinarsi alla Discoteca.

Come? In palestra c’è sempre la musica del momento, balliamo , socializziamo , utilizziamo un certo abbigliamento , ci dissetiamo con integratori e ci divertiamo!.

Analizziamo questi aspetti :

LA MUSICA DEL MOMENTO: In sala pesi  e sicuramente anche nelle sale corsi, viene trasmessa la musica di tendenza, quella che ci fa ballare in discoteca e che in palestra ti da la giusta carica per raggiungere l’obiettivo prefissato. All’apertura, anche nelle palestre, ci sarà una determinata musica; nei momenti di maggiore affollamento  la musica “alzerà i bpm” e si abbasseranno a chiusura.

BALLARE: Nelle sale corsi , soprattutto il sesso femminile , balla con i vari corsi  che il palinsesto offre quotidianamente. Gli orari dei vari corsi  con i nomi degli istruttori , sono appesi in tutte le bacheche e pubblicati nei vari social network. Gli istruttori di fitness , sono i “dj della settimana”, quelli che ti fanno ballare e allo stesso tempo ti tengono in forma. Ogni socio o cliente , avrà il suo istruttore preferito e quindi il dj da seguire a ogni lezione.

SOCIALIZZARE: Allenarsi per tenersi in forma e salvaguardare la nostra salute ma, dato che ci siamo , possiamo conoscere nuove persone , fare nuove amicizie e perchè no , innamorarsi. Ne ho viste di coppie andare all’altare .  E’ sicuramente una parte bella del fitness , che  ci accumuna al lavoro in Discoteca. Quindi , non aspettate il fine settimana per fare conoscenze , ma non venite solo per quello!

ABBIGLIAMENTO: Di sicuro , non ci alleniamo con la camicia ma con qualcosa che ci renda presentabili. Come nelle discoteche , anche nelle palestre devi avere un certo abbigliamento ,non elegante ma conforme all’attività da praticare (  non mi alleno con i jeans) . Maglie , canottiere , pantoloni aderenti , pantaloncini e calzature spesso di mille colori e che evidenziano i nostri punti fisici più rilevanti. .

INTEGRATORI: In discoteca ci “dissetiamo” con bevande di mille colori, zuccherate e alcoliche; in palestra beviamo integratori (colorati) o acqua con sali minerali per dissetarci.

DIVERTIMENTO: Il divertimento è la base dei due “svaghi” , uno ci vai prettamente per socializzare ( non mi raccontate che chi è single va in discoteca solo per la musica) , l’altro  per tenersi in forma e per socializzare .

A me non dispiace questa “somiglianza” , da fare sempre in un ambiente con personale qualificato .

Insomma , vi aspetto in discoteca ma che dico in palestra , in qualsiasi giorno.

A presto

Luca

Lavoro nel fitness da diversi anni , ho vissuto in prima persona i cambiamenti tecnici-gestionali di questo settore . Sono nate nuove tipologie di allenamento , nuove strutture con una propria filosofia di qualità e di  prezzo . Cosa non è cambiato ? Secondo me , ci sono sempre troppe persone che utilizzano “trucchi” per migliorare il proprio aspetto fisico. Se questi miglioramenti , fossero determinati da particolari tecniche di allenamento “segrete” , che ti permetterebbero di cambiare drasticamente il proprio aspetto , migliorandolo in incremento di massa muscolare e perdita di tessuto adiposo , l’inventore sarebbe da  premio “Nobel” per la scoperta . Tutti avrebbero la possibilità di migliorare il proprio aspetto con facilità. Le spiagge, sarebbero affollate di “bronzi di Riace” viventi, nessuno con la “pancetta” in bella vista .

Ora ci sta bene questa domanda: come mai non è possibile? Perchè queste persone non condividono i loro “segreti”? Rispondo a questa domanda semplicemente così; perchè non c’è nessun segreto. Il segreto sta nell’utilizzo di sostanze dopanti, quindi illegali , non commerciabili e con effetti collaterali che ad elencarli tutti , diventerebbe più lungo questo articolo della mia tesi di Laurea.

Perchè si arriva a questo? Forse perchè non si riesce a migliore il proprio aspetto , forse per aumentare il successo  con l’altro sesso (o con lo stesso) , ma ne vale la pena? E’ una domanda che mi pongo da anni .

Il periodo dove si notano maggiormente questi cambiamenti è l’estate . Ci vestiamo meno e andiamo in spiaggia a mettere in mostra il nostro fisico trasformato.

Quante volte mi sono sentito dire ,  ” un personal trainer deve essere grosso” ,così non sei credibile. Quindi per fare questo lavoro , devo doparmi? Sono pienamente d’accordo che in questo settore , devi essere presentabile ma non un “bronzo di Riace” ma neanche sovrappeso , giusto dare il buon esempio.

Mi viene da ridere ,  vedere pubblicità di integratori con in bella vista un ragazzo o ragazza chiaramente dopati . Come dire, se assumi questo integratore diventi così . O se ti alleni con un determinato macchinario diventi così muscoloso. Sarà marketing , ma non lo condivido.

Ammiro le persone che consapevoli dei rischi , assumono sostanze illegali ma non lo nascondono. Ognuno è libero di fare quello che vuole con la propria vita. Detesto le persone che attribuiscono i loro miglioramenti ad allenamento e dieta, facendo illudere le persone che prendono spunto dai loro consigli. Per non parlare dei personal trainer( dopati) , che si sponsorizzano con i miglioramenti dei loro clienti (nuovi dopati).

Detto questo concludo con questa perla : Se prendo gli “asteroidi” anch’io , divento grosso.

A presto.

Luca

Quando arriviamo in questo periodo dell’anno , i nostri “difetti” estetici vengono fuori come lumache dopo una intensa giornata di pioggia.

Disperatamente , ci si reca in un centro fitness o da un personal trainer , in cerca di un aiuto o di un “miracolo” che nemmeno in un film , sarebbe credibile.  Quindi cosa dobbiamo fare?

Il mio consiglio è di intraprendere un’attività fisica a prescindere; i benefici di essa non li sto cerco ad elencarli , si trovano “spiattellati” da tutte le parti (internet , libri del settore..) , diventerei monotono nel fare l’elenco della spesa . Il primo passo è stabilire quale attività fare, affidarsi a un personal trainer e/o a un centro fitness che abbia del personale qualificato ed avere pazienza , tanta pazienza.

Iniziare gradualmente , due volte la settimana può essere sufficiente per un soggetto sedentario (da valutare l’età della persona in questione) . Abbiamo bisogno di  “adattarsi” al nuovo stile di vita ; successivamente si può aumentare l’attività e a ruota l’intensità dell’allenamento.

Spesso, ci facciamo prendere dalla voglia di arrivare subito all’obiettivo prefissato e iniziamo a frequentare l’attività tutti i giorni , come un’atleta professionista. Statisticamente chi fa così, abbandona dopo poco o per “noia” o perchè i miglioramenti iniziali , sono in stand-by.

Se devo fare una stima , dopo due al massimo tre mesi si interrompe l’attività. Di chi sono le colpe? Del personal trainer ? se ne cerca un altro ; del centro fitness ? andiamo a provare in quello più vicino. Dell’attività scelta? La cambiamo, invece di fare attività in palestra vado in piscina , o a giocare a tennis a correre fuori all’aria aperta; faccio altre attività. Magari , non pensiamo che i primi a sbagliare siamo noi stessi e scarichiamo le colpe  agli altri.

L’errore è di chi smette a prescindere , è una sconfitta con se stesso.

L’unico consiglio che posso dare è non smettere di fare attività fisica , il tuo corpo ti ringrazierà.

Sconfiggi il tuo nemico .

A presto

Luca

Come in tutti i lavori al pubblico , l’aspetto fisico nel mondo del fitness, ha la sua importanza.

Sono favorevole a riguardo di tale argomento ma non su tutti i punti di vista se lo vado ad analizzare a fondo.

Questo lavoro ( si avete letto bene, non mi sono sbagliato a scrivere..  per me lo è a tutti gli effetti , anche se più volte mi è stata fatta la domanda di cosa facevo come lavoro principale), necessita di un aspetto fisico all’altezza di tale ruolo. E’ impensabile a mio avviso, vedere un istruttore e/o personal trainer con la “pancetta”, non è professionale  ed evidenzia poca passione per il proprio lavoro. Chi è in questo settore , deve allenarsi e dare una certa immagine positiva, di come si può migliorare il proprio aspetto con un po  di sacrifici ovviamente..

Detto ciò, tutto a un limite e l’ignoranza incombe in questo settore. Va bene avere un aspetto fisico “presentabile” , ma serve anche una certa preparazione professionale. Molte persone valutano, solo  l’aspetto fisico del personal trainer , definendolo “bravo” e quindi competente, solo perché ha delle forme invidiabili anche dalle statue di  “Bronzo di Riace”. In questo caso bisognerebbe analizzare quanto è stato bravo lui con la passione e l’allenamento o che tipo di “strategie illegali” abbia utilizzato.

Detto questo , anche un Laureato in Scienze motorie non può fare il “sapientone” ma deve allenarsi ed aggiornarsi molto spesso, perché questo settore è in continua evoluzione.

L’aspetto fisico è molto importante e deve andare di pari passo con le conoscenze dell’istruttore e/o personal trainer.

Valutate bene a chi affidare la propria salute.

LDP

Mi sono sempre chiesto , come mai  in questo settore , tutti si sentono maestri, tutti lo possono fare.

Sarà capitato anche a voi , sentirsi dire “no grazie, faccio da solo..” , per me è una sconfitta personale ma anche del mondo del  fitness che viene a mio avviso sottovalutato.

Va bene , siamo tutti bravi a fare la “lat machine” ma siamo sicuri di saper pianificare una seduta di allenamento ? Probabilmente, questa domanda non se la sono mai posta… è come improvvisarsi imbianchino e non sapere che tipo di tinta utilizzare o come utilizzarla.

Quindi , siamo davvero sicuri che non serva un parere di un esperto?

Detto questo , ognuno dovrebbe affidarsi a professionisti di un determinato settore , per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Quando si sente dire ” prova costume” , per molti salgono i sensi di colpa… Il problema è che di questi periodi va molto di moda non solo attraverso i media.

I centri fitness , iniziano ad essere “invasi” da persone che sperano in un aiuto veloce e rapido per superare “l’esame” estivo…

Ovviamente, non è possibile raggiungere un obiettivo così delicato in un mese o poco più come in molti credono o sperano . Tutto questo va a discapito dei centri fitness  e dei professionisti del settore che , vengono spesso,  deputati i colpevoli dell’insuccesso.

Dedichiamo più tempo per  la nostra salute in modo continuativo e non solo per una questione estetica.

La prova costume è solo uno dei tanti obiettivi che una persona dovrebbe preventivare per salvaguardare la propria salute.

Negli ultimi anni il mondo del fitness ,come la maggior parte dei settori, ha dovuto per forza maggiore ridimensionarsi per colpa della famosa “crisi” mondiale.

Sono nati moltissimi centri fitness “low cost” in tutta Italia, ed il ruolo dell’istruttore ha subito modifiche radicali. L’assistenza in sala , così come la compilazione di programmi di allenamento , è passata in secondo piano come mezzo a mio avviso “scaccia crisi”.

Inizialmente , la soluzione è piaciuta ai praticanti dei centri fitness; abbonamenti ad un costo minore a discapito di un programma di allenamento o consigli di un esperto del settore.

Questo, è sempre stato un settore dove tutti possono dire la sua ; dopo qualche mese di allenamenti, in molti si sentono in grado di poter allenarsi da soli, senza consigli dati dal personale del centro fitness, ritenuto spesso incompetente. Tutto questo non sarebbe un problema per un centro fitness se non subentrasse la monotonia , dovuto alla non capacità di variare un allenamento con conseguenza preoccupante , l’abbandono dell’attività.

Ultimamente, c’è una maggior richiesta del programma di allenamento da parte del frequentatore del centro fitness; le cause principali sono la monotonia e il non raggiungimento dell’obiettivo prefissato.

Ovvio che il raggiungimento di quest’ultimo ,non è dovuto soltanto da un buon allenamento, diventa estremamente importante una giusta alimentazione e un altrettanto riposo.

Per il raggiungimento dell’obiettivo, consiglio di rivolgersi a professionisti del settore ; personal trainer laureati in scienze motorie e da un nutrizionista/dietista per quanto riguarda l’ alimentazione da seguire.

E’ doveroso sottolineare che un personal trainer anche se laureato in scienze motorie , non può fare diete ma è solamente deputato a fornire dei consigli alimentari (non può scrivere i grammi degli alimenti ! ) ma questo è un argomento che approfondirò in seguito.

A questo punto è doveroso rispondere a questa domanda : Fitness , evoluzione o involuzione?